GiroGiroTondo

Casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra.

La forza di gravità è qualcosa di magnetico, attira sempre con forza animi, spiriti e corpi. Poco prima del solstizio la terra mi ha voluta con sè , mi ha chiamata a fare questo gioco in modo un po’ irruento. Lei conosce le insondabili vie della sapienza innata individuale e collettiva, così quando noi non cogliamo i segni o siamo ottusi nei nostri intenti, ci pensa lei a ricordarci ciò che è importante.

Oggi è la festa di San Giovanni, nella Tradizione popolare della mia Isola è giorno dedicato al trionfo della Luce solstiziale estiva, tributo alla Rossa Signora e a tutti i suoi doni a Madre Terra. E’ anche un giorno di socialità profonda in cui i legami vengono sigillati in riti particolari, attraverso il fuoco e attraverso particolari erbe, fiori e frutti. E’ anche un giorno magico, un portale speciale verso l’elementarità attraverso cui entrare in contatto coi mondi nascosti e con l’esistenza di altre dimensionalità.

Si dice che in un lontano passato i giorni del Solstizio estivo fossero dedicati ai riti di passaggio delle nuove generazioni. Ogni anno in questo periodo, ogni villaggio organizzava una grande festa dove certi computi di sole venivano sottoposti a celebrazioni particolari in base all’età. Nello specifico i 13enni e 17enni festeggiavano gli uni la conoscenza della propria maturazione sessuale e gli altri la manifestazione della propria volontà sessuale.

Si dice anche che fosse una settimana lunga e gonfia di divertimenti e giochi, di riti e di sonorità già allora antiche e identitarie. Si dice che tutto questo potrebbe assomigliare ai festeggiamenti a cui assistette Ulisse nell’isola dei Feaci. Si dice infine che si sia passati da un ruolo sacerdotale prettamente femminile a uno simbiotico di femminile e maschile e in ultimo luogo che la mascolinità dei Romani inondò ogni intento Ctonio dando assoluto rilievo all’Uranità del Metallo lavorato.

Ciò che è ctonio può essere nascosto agli occhi ma non al cuore, così i dna e i geni che per millenni furono sottoposti ai riti e addestrati al riconoscimento dei simboli e della liturgia iniziatica, hanno degli scossoni di reminiscenze coscienti sempre più evidenti.

Quest’ultima considerazione non è valida solo per ciò che concerne la mia isola, ma per tutti i popoli a società circolare che nell’arco dei millenni hanno lavorato sull’aspetto ctonio dell’esistenza fino al punto di divenire ctoni loro stessi. Essi sono il lato oscuro del giorno, i colori esacerbati del crepuscolo, il silenzio del bozzolo, l’umido della Caverna, la pace che muove le fronde degli alberi.

downloadEssi sono il labirinto, essi sono la porta.

Tutto torna.

JSK

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