In questa sacra notte voglio ritagliare qualche attimo di pensiero luminoso. Ogni anfratto del creato ultimamente pare prepotentemente ostentare l’importanza dei tempi che viviamo o sopravviviamo. Sabato ho ammirato con stupefatta sorpresa una grandiosa luna piena e subito il mio pensiero è balzato alle notizie di una ciclica cometa che passeggia beata per i cieli attigui al nostro pianeta. Quando è inopportuno chiamare i segni coincidenze il mio cuore ha un grande balzo di forza spirituale, un impeto di fede fisica massiccia come una montagna.
La cosa che amo di più al mondo è l’amore, subito dopo, ecco le sue figlie: la bellezza e la gentilezza.
Oggi ho riflettuto tanto sul fatto che ci poniamo troppi freni nel vivere adeguatamente questa esistenza, spesso crediamo che la soluzione stia nella via breve e facile del corpo, della materia, della tecnologia e della mente. Il Discernere, ne convengo, non è mai stato così evidente, ma altrettanto evidente è il fatto che la lezione della giustizia a discapito della facilità l’avremmo dovuta imparare ampiamente dopo il grande disastro della prima meta del secolo scorso.
Ma soprattutto perché non proviamo ad essere più semplici?A dirci un Ti voglio bene, regalare un sorriso, parlare del tempo e della natura.. quest’isola è un dono, una benedizione!
A Susu
Nebida
A tundu
Nuisi
In su coru
Acua
Carinniàda
‘e manu
‘e omini
‘e manu
‘e Deus!
Aici siat
Aici est.
Bona Paschixedda
Jana*
Labirintando 