Il post-eclisse è stato complesso da digerire. Troppe informazioni hanno mandato in palla totale la gestione delle emozioni. Una luna rossa marziana e lontana, piccola come non mai, ma tanto grande da rimanere lì a fissarti..
Mia cara Estate non sei stata l’unica rossa Signora ad averci fatto visita quest’anno!
Cosa mi ha portato la luna rossa? Un po’ di scogliere e alte montagne e vallate, tanti violini e cornamuse. Soprattutto tante battaglie, alcune vittoriose altre meno, altre ancora son finite in totale disfatta. Questa sera non mi importa: brinderò, alzerò i calici in onore di tutta la Terra, di tutte le terre, di tutte le isole, in special modo quelle senza Stato. Quindi mani sui fianchi, andamento altero e sgambettii a sacchi!
Noi esseri umani viviamo in superficie, siamo quindi nostro malgrado superficiali, tanto vale esserlo in modo gradevole, leggero e intenso.
No ti ndi scarèsciasta
de mei
candu castias cosas
bellas cun s’ǒru
de ōru.
No ti ndi scarèsciasta
de mei
candu intèndis bisusu
‘e beridadi manna
in tassas longhittas
‘e pratta.
No ti ndi scarèsciasta
de mei
candu a ogus studausu
bis fragusu ‘e novasa
de arramini.
Puitta in donnia perra
in forasa
in donnia corràtzu ‘e coru
in donnia currunconi ‘e conca
aintru
Deu ci seu.
Non ti scordar
di me
quando vedi immagini
belle con l’orlo
d’oro.
Non ti scordar
di me
quando senti sogni
di grande verità
nei calici
d’argento.
Non ti scordar
di me
quando a occhi spenti
vedi odor di novità
di rame.
Perchè in ogni parte
fuori
in ogni angolo di cuore
in ogni cantuccio mentale
dentro
Io ci sono.
In Taberna quando sumus…
si quid loquar, audiatur.
JanaSaKoga