Ieri notte mi sono addormentata sulle righe delle ultime pagine dell’ultimo libro di zio Tolle. Inutile sottolineare il fatto che la notte è stata vividamente ricca di sogni interessanti. Stamattina l’alba si è manifestata col sottofondo di un Saltarello medievale e subito mi son ricordata che stanotte è tradizionalmente riconosciuta come la notte del passaggio delle Perseidi. Tutti a naso per aria cercheremo di catturarne qualcuna mentre cade, almeno con lo sguardo. E avranno un bel da fare stanotte le stelle..dovranno fare cernita e in caso esaudire gli svariati desideri di coloro che le desidereranno.
Buone Perseidi di san Lorenzo a Tutti!
Sa luxi, su scurìu.
Su prenu e su bùidu.
Su mannu e su pittìccu.
Arribbanta is fillusu
ca funti a trett’e mesu
de custusu e scùllanta
donnia divèrsidadi.
Ca custu mundu è ar gai
naràda su sàbiu macchiori
Sicut erat no torra mai.
Gi arrìbbada su pustisi
su entu benidòri
e sègada a mesu po
donai sighidùra
de incumìntzu.
Cumenti in pitzusu
aicci a sutta.
Aicci si mùssiada
sa coa su collovru.
La luce, il buio.
Il pieno e il vuoto.
Il grande e il piccolo.
Arrivano i figli
che sono nel mezzo
di questi e disfano
ogni differenza.
Che questo mondo è così
diceva la saggia pazzia
Così era non torna più.
Ma torna il dopo
il vento del futuro
che taglia a metà per
dare continuità
del nuovo.
Come in cielo
così in terra.
Così si morde
la coda il serpente.
A manu artziàda
Sa Koga de Serra*